sabato 22 agosto 2009

DESIDERIO: SOLO UNA RIFLESSIONE

Spesso rifletto sul desiderio di un'amicizia sincera. Penso e ripenso, m'interrogo se sia un sentimento speciale che possa ancora trovare terreno fertile in questo mondo di oggi. In un mondo arido, vuoto di ideali, piattamente concreto, come il nostro.La parola amicizia ha perso il suo originario significato. Chiamiamo amico anche un perfetto sconosciuto con cui abbiamo scambiato parole superficiali o semplice messaggi nella "rete internet", vuote parole per riempire un silenzio. Un bisogno di non sentirsi soli. Avete notato il modo in cui ti guardano certi "amici" se ti discosti dai soliti temi ridanciani, o dagli argomenti sportivi?
Un velo di disagio scende nei loro occhi , quasi tentassi di sondare un'intimità che deve rimanere celata. Non siamo più abituati a condividere discorsi che investono la sfera intima. A raccontarci, spogli dalle maschere che indossiamo per nascondere la nostra fragilità.Affidare il proprio "io" più vero, ma proprio per questo più vulnerabile, ad un'altra persona, può essere difficile, ma anche emotivamente stimolante, perchè l'amico ci rivela a noi stessi; nei suoi occhi si riflette la nostra immagine. Il desiderio di non essere soli ci spinge a chiamare amico anche la persona virtuale di cui ignoriamo l'esistenza.
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