domenica 2 agosto 2009

L'ODORE DEL MARE

Mi rimango solo gli odori del mare. Sono diversi quando il mare è calmo e quando è agitato, quando evapora per il calore o quando lo bagnano le piogge e l’umidità; quando si stende sui ciottoli o va a frangersi sulle rocce. Se c’è tramontana o bora, se il levante olo scirocco lo rotolano e gli odori del mare si mischiano con quelli dei pini e delle resine, degli alberi e delle erbe. Molti luoghi hanno odori particolari sulle isole e lungo le coste, dove le erbe marine sono affiorate e sbriciolano al sole, dove le alghe si sono seccate sulle pietre: cambiano vicino al mare, nel porto o sul molo, nel fondo della barca, nelle pozze che restano dal passaggio dell’onda, mescolato all’acqua piovana. L’odore intenso delle saline, che irrita le narici e corrode il palmo delle mani. Ci sono composizioni marine i cui profumi non si possono descrivere. L’isola, quando soffia il vento dal deserto, cessa di avere il profumo del mare e affiora l’odore naturale dell’isola differente secondo la conformazione, il clima, lo spazio, la profondità, la vegetazione... il fico, l’ulivo si estendono ai confini del mediterraneo; l’oleandro, l’agave, il melograno. la salvia il rosmarino selvatici, l’alloro, il cappero e il finocchio, la ginestra che attinge il suo colore giallo dalla terra più secca, le tamerici e l’acero, i pini dalla forma di corona, il mirto, il corbezzolo.Gli odori cambiano, il mare è lo stesso.
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