lunedì 3 agosto 2009

COMUNICAZIONE

Leggere è guardare dentro uno specchio deformante: non siamo del tutto noi, ma non siamo nemmeno un’altra persona, l'eterno dilemma essere o apparire vivere o servire? L'eterno dilemma dell'uomo che non vive una vita eterna (Il cavaliere inesistente - Italo Calvino). Un pezzettino di noi rimane, storpiato dalla foga della narrazione e la voglia di comunicare. Eppure è lì, presente, in uno scambio senza fine tra cui legge e chi mette le parole sulla carta. Ho aperto un blog per creare un mondo parallelo da inzuppare dentro a quello reale, un mondo incentrato sul piacere della " comunicazione". Il piacere in fondo è ciò che tutti desideriamo e al tempo stesso ciò di cui abbiamo più paura, forse per la sua conformazione, per la sua geografia fatta di vortici ed abissi. Il piacere va succhiato avidamente, va rincorso e corteggiato. Tante sono le cose che mi procurano piacere, tante quante sono le mie passioni. E tutte mi coinvolgono fino alla punta dei piedi. Quando ho cominciato a scrivere ho capito che esiste una porta, che rappresenta un passaggio e che il silenzio poteva aiutare a entrarvi. Si dice che si possa scrivere solo di ciò che si conosce, presupponendo quindi che il bosco in cui ci si muove sia dentro di sé. Emozioni da comunicare a viandanti distratti, avere la capacità di esternare i propri pensieri surreali, lavorali ed esporli alle intemperie dei vostri ardui giudizi. Sono parole mediterranee, scendono dalla magia di un cielo stellato, cadono nell'acqua per disegnare poi un paesaggio, un viso, un volto di donna che volta le spalle all'amore, un corpo proteso nella violenza del silenzio verso l'attesa. Non smettiamo mai di comunicare con gli altri. ...CONTINUA A LEGGERE