martedì 30 novembre 2010

ARRIVA IL NATALE

...Arriva il Natale...

Sorrido all’inverno che
vestito di bianco sta
scendendo attraverso un
mantello di cielo grigio.
Come milioni di farfalle bianche
volteggia la neve adagiandosi sul
verde dei prati e dei boschi,
sulle case e sulle strade
affollate da bimbi incapucciati
con le prime slitte.
Le montagne davanti a me
possono riposare il sonno
sotto coperte color argento e il
silenzio viene rotto dal bramìto
del cervo sceso a valle.
Il vecchio albero accoglie tra i rami
la casetta
del mangime per gli uccellli
in libertà.

Ancora nessuno se ne è accorto,
il silenzio è assoluto.
Il solo pettirosso sta saltellando
giù dabbasso.
Tra poco, inizierà la ricca
festa di cento
piccoli con le ali.
...accendo le candele
sull'albero
...campanelli e colori
che corrono sul
manto bianco
...arriva il Natale...

domenica 14 novembre 2010

IL NATALE CHE VERRA'

NATALE 2010
Alberi innevati, luci colorate. Persino nel gelo di giornate troppo grigie e fredde, il cuore sa essere caldo, perché avverte l’avvolgente influsso di un’inconfondibile magia: l’incanto del Natale che s’avvicina.
E capita allora di regredire, di tornare un po’ bambini, di sentirsi emozionati quando ci si diverte ad addobbare l’albero e a fare il presepe.
In fondo, il Natale non è altro che una dolce, calda e vivace attesa, un’attesa che brilla di colori luminosi, e che spezza il gelo dell’inverno per ammantarlo di uno splendore senza uguali.

sabato 6 novembre 2010

La ragazza all'appuntamento

La ragazza all'appuntamento

ragazza.gifUna ragazza sta per andare al primo appuntamento. La mamma tutta preoccupata le dice:
- Senti, certe volte i ragazzi se ne approfittano, sono tutti dei maiali. Devi stare attenta. Se lui cerca di toccarti il seno devi dirgli "ci sono le spine che pungono!" e se cerca di toccarti tra le gambe digli "no, là c'è un forno che scotta!".
La figlia risponde di aver capito perfettamente e va all'appuntamento. Quando torna la mamma chiede com'è andata.
La figlia:
- Così, così. Lui voleva toccarmi il seno e io gli ho detto: "no, ci sono le spine che pungono!". Poi ha voluto toccarmi tra le gambe e io gli ho detto: "no, questo è un forno che scotta!". E allora lui mi ha chiesto di poter cucinare la sua salsiccia.
La mamma:
- E ... e ... e poi cosa è successo?
La figlia:
- "Ho scoperto che il mio forno non funziona, l'avrà cotta per quasi due ore, ma quando me l'ha fatta assaggiare era ancora cruda!"

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