mercoledì 2 settembre 2009

Euterpe

La parola "musica" potrebbe far credere che fin dai tempi più antichi essa fosse considerata l'Arte delle Arti.Infatti, mentre i Greci attribuivano ognuna delle altre arti a una sola delle nove Muse (figlie di Zeus e Mnemosine), la musica non soltanto faceva riferimento a due di esse (Polimnia, Musa dei canti greci e inventrice della lira, ed Euterpe, protettrice della lirica e dell'auletica, ovvero della musica per flauti), ma veniva riferita anche alle Muse in generale.
Euterpe è quindi la musa della poesia lirica.
Figlia di Zeus e di Mnemosine (la memoria), Euterpe vede variare le proprie prerogative a seconda delle epoche e dei narratori. Essa è la musa sia della poesia lirica, sia della musica , sia unicamente del flauto. L’espressione dei sentimenti dell’animo umano si sviluppa attraverso la comunicazione basata sulla logica e sul linguaggio, ma esiste un simbolismo non verbale che si sprigiona dalla sonorità.La musica , da sempre, ha esercitato ed esercita uno straordinario potere sull'uomo. E non solo.
Ricordate Ulisse? Come narra l'Odissea, l'eroe si fa legare all'albero della sua nave per resistere al canto ammaliante delle sirene, capace di trascinare i navigatori negli abissi marini.
Il leggendario pifferaio di Hamelin, protagonista di una fra le fiabe più famose, cerca di portarsi via i bambini seducendoli con le magiche melodie grazie alle quali libera la piccola cittadina sassone dalle legioni di topi che l'infestano.E ancora, i rettili ubbidiscono agli zufoli degli incantatori di serpenti.
Nel febbraio del 1985 i marinai di un rompighiaccio sovietico riescono a salvare un branco di mille delfini bianchi con l'aiuto della musica . I delfini erano rimasti intrappolati per sette settimane nei ghiacci, in un'area compresa fra lo stretto di Bering, l'Unione Sovietica e l'Alaska. All'inizio si rifiutavano di seguire la nave, lungo un canale aperto nel pack . Per fortuna , al capitano della nave venne un'idea geniale: diffondere dagli altoparlanti sul ponte brani di musica classica.Fu così che i delfini si incamminarono verso la libertà sulla scia dei suoni.
A proposito di musica sul mare , ricordate la favola del pianista che allietava le serate dei croceristi d’antan? No, non si tratta del film di Bertolucci : Novecento, ma della prima impresa nel mondo dello spettacolo del futuro inquilino di Palazzo Chigi. Potenza della musica!La musica ha attraversato la storia, e ogni epoca l'ha vissuta in modo diverso.C'è chi la considera come diretta espressione del sentimento dell'uomo, chi la vede come simbolo di una realtà soprannaturale. Già il filosofo greco Platone, in uno dei suoi ultimi dialoghi filosofici, fa raccontare da Timeo come Dio avrebbe disposto per formare "l'anima del mondo" prima del corpo.
Secondo Platone, infatti, le distanze proporzionali tra le sette note corrispondono anche a quelle fra le sette circonferenze, le sette sfere sulle quali si dispongono e si muovono i pianeti.Una specifica nota musicale viene assegnata a ogni singolo pianeta (tra cui anche la luna) e al sole. Si legge nella Repubblica di Platone: "…su ciascuno dei cerchi siede e con esso gira una sirena, che emette un solo suono, una nota sola, e tutte le otto voci formano un'armonia sola. E tre altre stanno sedute intorno, ad eguali intervalli, ciascuna su di uno sgabello:sono le figlie di Necessità, le Parche in vesti bianche, con bende al capo, Lachesi, Cloto e Atropo; e cantano sull' accompagnamento delle sirene. Lachesi il passato, Cloto il presente, Atropo il futuro”..
E comunque a tutti piace pensare che l'universo non sia silenzioso, ma si muova a ritmo di musica .
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