sabato 31 ottobre 2009

INDOVINELLO DEMENZIALE

Indovinello Demenziale:
Hai un limone e un coltello e sei nel deserto,come fai ad uscire?
(il deserto è quello del sahara!!!!!!)ahahaha​hahahahaahahahahahah​ahahahahahahahahahha​hahahahahahahahahaha​hahahahaahahahahahah​aahhahahahahahahahah​ahahahahahahahhahaha​hahahahahahahahahaha​
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Risposta:
Apri il limone (pieno di vitaMINA), fai saltare la MINA e fai un TRAMbusto. Prendi il TRAM e te ne vai.
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giovedì 29 ottobre 2009

HALLOWEEN UNA TRADIZIONE REGIONALE

La parola Halloween deriva dalla frase "ALL HALLOWS EVE" cioè la notte di ognissanti che si festeggia il 31 ottobre.
PIEMONTE
La tradizione piemontese vuole che nell’apparecchiare la tavola si aggiunga un coperto per il defunto che torna a far visita i vivi. In Val D’Ossola le famiglie, dopo aver cenato, si recavano al cimitero per lasciare le case vuote ai defunti che tornavano in visita. Il suono delle campane segnava il momento del ritorno a casa e simboleggiava la riconciliazione dei morti.
VENETO
Le zucche sono le protagoniste della tradizione veneta. Una volta svuotate, venivano dipinte e trasformate in lanterne dove le candele all’interno rappresentavano la resurrezione.
EMILIA
La "Carità di murt" era l’antica usanza emiliana: i poveri si recavano di casa in casa chiedendo cibi di ogni genere, calmando così le anime dei defunti.
ABRUZZO
In Abruzzo, oltre alla decorazione delle zucche, i giovani bussavano di porta in porta, chiedendo offerte in memoria dei defunti.
PUGLIA
I pugliesi onoravano le anime dei loro defunti apparecchiando tavole destinate esclusivamente al passaggio degli spiriti che, secondo la credenza popolare, rimanevano nelle case fino a Natale se non fino alla Befana.
CALABRIA
In Calabria un corteo partiva alla volta dei cimiteri e, dopo le rituali preghiere e benedizioni, veniva imbandito un banchetto direttamente sulle tombe.
SICILIA
In Sicilia e in altre regioni del Sud quella di Ognissanti è una festa magica e speciale, soprattutto per i più piccoli che ricevono doni dai defunti. Dolci e frutta secca sono il premio che si aggiudicano i ragazzi che sono stati buoni durante l’anno.
SARDEGNA
In Sardegna, dopo la consueta visita al cimitero, la famiglia si riuniva per la cena. Una volta finito di mangiare, la tavola non si sparecchiava e gli avanzi rimanevano in tavola per accogliere le anime dei defunti. I bambini bussavano alle porte delle case e, al grido di "Morti, morti!" ricevevano in dono dolci e leccornie.
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mercoledì 28 ottobre 2009

IL VASO DI PANDORA

Pandora deriva dal greco pan=tutto, ogni; doron=dono, è secondo il mito greco, la prima donna che apparve sulla terra.
Zeus sdegnato contro il Titano Promèteo, che aveva prima formato l' uomo con terra e acqua e poi rubato il fuoco ai Celesti per donarlo ai mortali, volle punire tutti gli uomini, inviando loro mali e sventure sotto le vesti di una dolce creatura.
Rivolto a Efesto ( Vulcano ) gli impose di formare mescendo terra e acqua, una figura che avesse sembianze e voce umana, e il volto di una dea leggiadra.
Athena abbigliò la nuova creatura con ricchissime vesti, e le fece dono della sapienza e dell' abilità dei lavori domestici, le Càriti e la veneranda Pito, l' adornarono di aurei monili, mentre le Ore intrecciarono per il suo capo corone di fiori; Afrodite le donò la civetteria e uno smodato desiderio di belle vesti; Ermes la rese scaltra, chaicchierina e bugiarda; e proprio perchè tutti i Celesti le offrirono qualcosa le fu dato il nome di Pandora.
Vedendo la sua ingannevole opera compiuta, Zeus mandò il messaggero Ermes ad Epimeteo, fratello di Promèteo, donandogli la fanciulla, ma nonostante Prometeo gli avesse vietato di accettare qualsiasi dono da Zeus, perchè poteva essere funesto, accettò la magnifica ragazza dimenticando tutti gli avvertimenti.
Con la venuta sulla terra di Pandora, la felicità degli uomini scomparve: appena la donna aprì il coperchio del vaso che recava con se, dono offertole da Zeus, tutti i mali e le sventure inondarono il mondo, con la forza e la velocità di un turbine, con le loro urla di sciagura non risparmiarono neanche un angolo di terra; Pandora cercò immediatamente di richiudere il vaso, ma ormai tutto le sfuggì, solo una piccola luce rimase nel vaso se pur fioca era la luce della Speranza: , un qualcosa che Zeus lasciava agli uomini affinchè riuscissero a sopportare i dolori della vita, le sventure, qualcosa che illuminasse i momenti di buio.
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martedì 6 ottobre 2009

MONUMENTI ILLUMINATI DI ROSA IN ITALIA E IN TUTTO IL MONDO

Nel mese di ottobre, l’Italia intera si tingerà di rosa, colore simbolo della lotta contro il tumore al seno. Una luce rosa, infatti, unirà idealmente la nostra Penisola dal Nord al Sud, con tanti monumenti, edifici e statue che resteranno illuminati per una o più notti a testimoniare che, grazie a un’efficace e corretta prevenzione, questa malattia tumorale si può, e si deve, vincere! E come in Italia, anche in tutto il resto del mondo si accenderanno di luce rosa location famosissime e prestigiose, quali l’Empire State Building (New York, USA), le Cascate del Niagara (Ontario, Canada), Opera House (Sidney, Australia), la Torre 101 (Taipei, Taiwan), il Ponte di Nan Pu (Shangai, Cina), la Torre di Tokyo (Tokyo, Giappone), l’Arena di Amsterdam (Amsterdam, Olanda).
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